SOTTOMISSIONE SADO-MASO-BONDAGE - parte I - Calabria Trasgressiva

SOTTOMISSIONE SADO-MASO-BONDAGE - parte I - Calabria Trasgressiva

SOTTOMISSIONE SADO-MASO-BONDAGE - parte I

Quella mattina, mi sono svegliato con difficoltà. Sentivo dolore allo sfintere anale e i segni delle frustate sulla schiena mi bruciavano. Ero ancora sul letto, nella stessa posizione in cui le due mistress mi avevano legato la notte prima. La mia bocca aveva il sapore di secrezioni vaginali e urina.
Forse avevo un po' esagerato. L'idea di fare da schiavo per due padrone contemporaneamente non era stata un granchè. Mi avevano costretto a scoparle per poi pulire le loro fighe con la lingua. Obbligato a bere la loro urina, frustato dopo avermi legato al letto a pancia in giù, e sodomizzato col manico della frusta.
Ma veniamo ai dettagli.
Si facevano chiamare Thelma e Louise, e sono arrivate alle 21.00 precise come da accordi. Prima di entrare, si erano già messe una mascherina nera sulla faccia e avevano un borsone pieno di "attrezzi da lavoro". Piuttosto alte e robuste, hanno preteso il regalo in anticipo dicendo che alcuni clienti avevano giudicato la loro performance eccessiva. Perciò mi hanno fatto anche firmare un foglio i cui confermavo il mio consenso e che ero stato io a ingaggiarle per una seduta di sesso estremo.
Avevo già avuto esperienze del genere con una singola padrona e non ero per nulla preoccupato. Anzi, avrebbero fatto proprio quello che volevo, cioè trattarmi come uno schiavo facendomi godere attraverso il dolore.
Mi hanno ordinato di spogliarmi mentre lo facevano anche loro. Hanno indossato due body in latex nero coi fori per le tette, per la figa e per il culo. Erano di mezza età, con seni cadenti e cosce piene di cellulite. Per prima cosa, hanno aperto il borsone tirando fuori un pene di gomma vibrante e-sa-ge-ra-to.
Quando hanno finito di infilare il vibratore nel loro culo, Louise mi ha bendato gli occhi e mi ha inculato più e più volte con lo stesso attrezzo. Ho raggiunto l'orgasmo almeno due volte, e non mi ero mai sentito così umiliato. Ero costretto a servire le due padrone senza alcuna sosta.
Thelma ha preso una cinghia di cuoio e l'ha usata sul mio collo come un guinzaglio. Mi trascinava a quattro zampe come un cane, poi gettava il vibratore sporco di escrementi, io dovevo cercarlo annusando la stanza e riportarlo con la bocca. Il "giochino" è continuato per una buona mezz'ora.
Ero troppo stanco per muovermi, stavo sul pavimento in uno stato di semi-incoscienza. Allora ha messo una ciotola per cani accanto a me, urlandomi di mangiare il contenuto. Non mi era permesso di usare le mani, e il contenuto consisteva di un pastone puzzolente a base di feci ed aglio. Dopo i primi bocconi credevo di non farcela, ma invece mi sentivo stranamente sveglio e consapevole. Solo più tardi ho capito che l'aglio serviva da stimolante per tenermi cosciente.

CONTINUA

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