Scopate in aspettate - prima parte - Calabria Trasgressiva

Scopate in aspettate - prima parte - Calabria Trasgressiva

Vi sara` successo, almeno una volta, di fare una scopata con una persona che non vi aspettavate.
A me e` successo varie volte, adesso vi racconto:
Una mattina, verso mezzogiorno, stavo camminando verso il centro citta` dove avevo un mini appartamento affittato ad uso studio fotografico per hobby, non per lavoro. Passando accanto ad una fermata di autobus mi sento chiamare, mi giro e vedo una amica di una mia ex ragazza. Mi fermo, ci salutammo e dopo le solite domande, non ci vedevamo da anni, lei mi dice che avrebbe bisogno di parlarmi. Io le propongo di andare nel mio studio, non molto lontano. Lei accetta e cosi` andiamo la`. Appena entremmo lei si getto` sul letto, che vavovo in un angolo nella zona riprese e mi chiese di avvicinarmi. Senza mezze parole, lei mi chiese di farle l'amore perche` stava per sposarsi ed andare a vivere a Parigi. Poi preciso` che non voleva che il suo futuro marito fosse l'unico uomo con il quale avesse fatto l'amore. Io rimasi piacevolmente sorpreso, lei era una bellissima ragazza, slanciata, seno abbondante, che poi verifichero` anche bello sodo, capelli neri corvini ed occhi verdi. Balbettando annuisco e lei inizia subito a spogliarsi ed io faccio lo stesso. Mi butto a leccarle la figa pelosa e la faccio venire. Continuo a leccargliela e lei ad un certo punto mi tira su ed allora io glielo metto in figa. Ero giovane ed eccitato e cosi` non ci misi molto a sborrarle in figa. Lei, un po` delusa si rivesti`, mi saluto` e non la vidi mai piu`.
Lavoravo come tecnologo in una grande azienda, la mia sede di lavoro era un laboratorio di ricerca in un edificio distaccato dai fabbricati di produzione ed uffici. Con me lavoravano altri due tecnologi e nel laboratorio si analisi chimiche un ingeniere ed una anlista di nome Maria, di circa venticinque anni. Il nostro capo, allora cinquantenne, la chiamava ad alta voce dal nostro ufficio, posto all'altra estremita` dei laboratori : - Maria vieni qua subito! - La ragazza arrivava e si metteva al suo fianco a lato della scrivania. Lei sapeva gia` che doveva arrivare con il camice slacciato e mettersi in quella posizione, allargando le gambe. Il capo le metteva una mano sotto la gonna e le palpeggiava la figa, scostandole le mutandine. La poverina ansimava, gemeva sommessamente, ma non scappava. Lui la feceva venire, poi soddisfatto della palpatina si ripuliva la mano nel suo camice, sorridendole. Quindi le dava un campione da analizzare e le faceva cenno di andare. Spesso assistevo allo sditalinamento e lei andandosene passava accanto alla mia scrivania, mi guardava ed alzava le spalle, come per dirmi: " Cosa ci posso fare? "
Un giorno ci consegnarono l` assegno dello stipendio poco prima di mezzogiorno. Io decisi di portarlo subito in banca ed avvisai gli altri che sarei arrivato terdi in trattoria. Maria mi chiese se poteva venire con me a depositare il suo assegno in banca, visto che il suo fidanzato lavorava in produzione ed aveva una sola ora di pausa pranzo, mentre noi eravamo indipendenti. Perdemmo piu` tempo del previsto in banca e cosi` quando uscimmo le dissi che non sarei andato in trattoria, ma casa mia che distava solo cinque minuti d'auto. Le offrii di venire con me, avremmo mangiato una bistecca con insalata. Lei mi rispose che accettava, ma che forse mia moglie non serebbe stata molto contenta. La rassicurai che mia moglie non rientrava mai per il pranzo. Stavamo per rientrare al lavoro quando lei mi fermo` e mi disse: - Se vuoi puoi scoparmi! Vuoi? - Non bellisssima, ma molto sensuale, non posso negare che la desideravo e cosi`, senza risponderle la presi in braccio e pa portai su per le scale fino in camera da letto. Il letto era ancora disfatto, la stesi, le alzai la gonna e le sfilai le mutandine. Immeris la mia faccia nella sua figa e mentre gliela leccavo mi stavo spogliando piu` velocemente possibile. La feci godere un paio di volte. Lei si contorceva mugolava , mi tirava i capelli, mi piantava le unghie nella schiena! Non ero piu` tanto giovane ed avevo imparato a controllarmi e quando fu sazia mi tiro` su ed io glielo misi dentro. Spingendo forte il mio osso pubico sul suo, la feci venire un`altra volta e poi le sborrai in figa. Tornammo come niente fosse in laboratorio. In una parte della sezione analisi chimiche c'era una stanza a temperatura ed umidita` controllate e Maria eseguiva la` certi tests. Quando l'ingeniere chimico non c'era, lei si affacciava al mio ufficio, il nostro capo non poteva vederla e lei mi faceva cenno di seguirla. La raggiungevo nella stanza condizionata, lei mi attendeva gia` senza mutandine, si appoggiava al banco prove ed io glielo mettevo in figa da dietrro. Maria si sditalinava furiosamente, gemendo forte, per fortuna che la stanaza era anche insonorizzata! Quando si era soddisfata mi diceva di venirle dentro! Andammo avanti un paio d'anni, lei si fidanzo` ufficialmete, ma continuava a farsi palpare dal nostro capo e scopare da me. Io cambiai lavoro e non la vidi mai piu!
A presto, la seconda parte!

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15/09/2021 19:39

<s>msmiana

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